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Commenti al testo di Salvatore Armando Santoro
Perch scriviamo poesie

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 Arcangelo Galante - 26/01/2018 08:29:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Gentile Salvatore,
io scrivo per fissare emozioni e, talvolta, per spezzare quel filo sottile che separa il sogno dalla realtà, con l’intento di tuffarmi dentro il mondo, letterariamente costruito e, perché no, in certe brevi occasioni, per diventare un mio personaggio, per capirlo ed amarlo, per fargli compagnia, con una carezza, per donare l’immensa tenerezza ed il necessario conforto meritati, malgrado il dolore ed il male, che non risparmiano neppure gli angeli in terra.
Scrivo anche per far sorridere e, magari, portare il lettore a riflettere su sentimenti oramai obliati e disumanizzati.
Non nascondo che, ingenuamente e scioccamente, lo faccio per cambiare il mondo con dolcezza, toccando alcuni temi sociali ed ecologici, affinché tutti si possa vivere in modo profondo e consapevole, andando all’essenza vera delle cose: mi rendo conto, però, di essere un idealista e, forse, troppo sognatore.
Però, ritornando alla pubblicazione, debbo dire che, in tanti, potrebbero ritrovarsi nella situazione descritta, per creare, per sperimentare, per una necessità esistenziale, che li spinge a scrivere spessissimo, per ragioni simpatiche e, persino, futili, indispensabili a farli sentire meglio di prima.
La tua opera esprime un ottimo aspetto sull’intenzione ed il perché dello scrivere.
L’autore, scriverà, al fine di meglio narrare le cose, ed ancora scriverà, se non altro, per sognare, fantasticare, immaginare, sospirare, frugare nella memoria, soffrire e gioire.
Chi possiede il dono dell’arte del saper scrivere, beneficerà pure di un valido strumento, adoperabile su di una realtà distorta, che può sempre raddrizzare, a piacimento, i sogni, ed ancora più, gli sghembi della vita.
Tra l’altro, aggiungo di avere apprezzato moltissimo la nota scritta al degno Poeta Andrea Zanzotto, volendo ricordare quell’alto valore letterario, culturale e sensibilmente umano, come purtroppo noto, non presente in tutte le persone che scrivono, “oltre” un semplice testo.
Un plauso d’ammirazione sincera per questa tua, che hai fatto bene a pubblicare nel bel sito de La Recherche.
Considerazioni ed esposizioni riflessive, piacevoli ed utili, a rileggersi.
Cordiali saluti!